Progetto

L’idea

Le origini

L’idea di una fascia a compressione per il recupero muscolare passivo nasce da un’intuizione di Roberto Loda, CEO di Punto Azzurro, azienda italiana specializzata nella produzione e vendita di abbigliamento tecnico sportivo di alta qualità.

La stretta vicinanza con il mondo degli atleti e con le loro esigenze ha spinto l’azienda a sviluppare una fascia compressiva volta a ottimizzare tempi e modalità del recupero muscolare, che offrisse maggiore affidabilità e maggiori livelli di prestazione rispetto a quelle già presenti sul mercato.

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IL PROGETTO TA-SK

Il progetto

Gli sviluppi

Per sviluppare al meglio il progetto, Punto Azzurro, in partenariato con Macpi SpA e CSMT, accede a un finanziamento della Regione Lombardia con fondi dell’Unione Europea per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione nell’ambito dello Smart & Fashion Design.

Nasce così un progetto di R&D per analizzare i traumi più ricorrenti in ambito sportivo, studiare nuovi materiali e ottenere dei capi con compressioni differenziate. Il progetto, denominato “TA-SK Talking Skin”, porta allo sviluppo di alcuni prototipi dotati di sensoristica integrata, al fine di registrare e monitorare i progressi nella terapia del paziente tramite un collegamento con device tecnologici.

Gli indumenti realizzati nel corso del progetto vengono testati in laboratorio e si dimostrano in grado di ricreare il bendaggio elasto-compressivo realizzato dal personale fisioterapico, rendendo il recupero passivo post trauma più efficiente e più veloce, e con la possibilità di tracciare l’evolversi della terapia. Il progetto dà vita a un prodotto innovativo, unico sul mercato, già nella versione senza sensori: un indumento riabilitativo dedicato agli atleti e agli sportivi di tutti i livelli.

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