Tendinite alla caviglia, trattamento e tempi di recupero

Tendinite alla caviglia, trattamento e tempi di recupero

Tra i calciatori, i rugbisti, i runner e, in generale, gli atleti di sport in cui le articolazioni degli arti inferiori sono ripetutamente sollecitate, è comune che si sviluppino casi di tendinite alla caviglia. La caviglia è un’articolazione delicata, che funge da punto di congiunzione tra le estremità distali di tibia e perone e la porzione superiore dell'astragalo, una delle ossa del tarso del piede. L'articolazione della caviglia permette al piede di eseguire diversi movimenti: sollevarsi, come per camminare sui talloni; puntarsi, come quando si cammina sulla punte; sollevarsi parzialmente sul lato esterno o sul lato interno.

Quando si inizia ad avvertire dolore alla caviglia, le cause potrebbero essere diverse. La tendinite è una di queste e richiede attenzione particolare perché non peggiori e, soprattutto, non si ripeta in futuro.

Cos’è la tendinite alla caviglia e con quali sintomi si manifesta

La tendinite alla caviglia è una forma particolare di tendinite al piede e consiste nell'infiammazione di uno o più tendini tra quelli che compongono l’articolazione. A seconda del tendine coinvolto dall’infiammazione, la tendinite alla caviglia può essere identificata come tendinite achillea (tendine d’Achille), tendinite tibiale anteriore (tendine tibiale anteriore), tendinite tibiale posteriore (tendine tibiale posteriore) o tendinite peronea (tendine peroneo). I sintomi sono comuni tra tutte e quattro le tipologie:

  • Il dolore alla caviglia senza trauma è il sintomo principale: una sensazione acuta e bruciante, che si diffonde dal tendine infiammato a tutta la caviglia, più forte al mattino e alla ripresa dei movimenti dopo periodi di immobilità;
  • Il gonfiore compare in modo graduale, inizialmente appena accennato e dopo qualche settimana molto evidente, con la zona gonfia che al tatto risulta molle;
  • La rigidità è più marcata dopo periodi di immobilità e tende ad attenuarsi con il movimento, anche se il movimento risulta proprio per questo motivo ostacolato;
  • Altri sintomi sono il calore diffuso nella zona dell’articolazione e generale perdita di forza.

Da cosa è causata la tendinite alla caviglia

La tendinite alla caviglia è un problema comune tra gli atleti di alto livello in diverse tipologie di attività sportiva, come calcio, corsa, basket, rugby, football americano e tennis. Ma non è un problema limitato al mondo dello sport. Infatti, colpisce anche chi fa lavori che sottopongono i piedi e gli arti inferiori a movimenti stressanti, a maggior ragione se indossa scarpe particolarmente strette sulla caviglia. Sono inoltre possibile causa della tendinite:

  • Infortuni traumatici alla caviglia, sia fenomeni acuti e diretti, come le distorsioni della caviglia, frequenti durante la pratica sportiva, sia fenomeni cronici e ripetitivi, come lo sfregamento continuo e ripetuto di una scarpa troppo stretta;
  • Sovraccarico funzionale della caviglia, causato a sua volta da movimenti ripetuti e continuativi che insistono sul tendine;
  • Alcune forme di artrite, in particolare l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la gotta e l'artrite reattiva.

Terapia fisica per curare la tendinite alla caviglia

Il primo step per intervenire su un tendine infiammato è strutturare, da un lato, una terapia contro il dolore e l’infiammazione e, dall’altro, una terapia preventiva contro tutti i possibili fattori aggravanti. Fondamentale è il riposo da qualsiasi sforzo fisico, unito all’applicazione di ghiaccio, all’elevazione dell’arto colpito e all’assunzione di farmaci per attenuare il processo infiammatorio. È importante iniziare subito il trattamento, per evitare che si trasformi in tendinite cronica, richiedendo un approfondimento tramite risonanza magnetica, o che si verifichi una lesione, come la rottura del tendine d’Achille. Il trattamento consiste, oltre che nella combinazione di ghiaccio, elevazione e farmaci antinfiammatori già introdotta, in:

  • Utilizzo di stampelle per evitare di pesare sulla caviglia, specialmente nei casi di tendinite molto severa;
  • Fisioterapia abbinata a terapie strumentali, quali tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni e/o magnetoterapia, a seconda della prescrizione del medico a seguito del suo esame obiettivo;
  • Stretching abbinato a esercizi di mobilità e rinforzo e idealmente all’utilizzo di polpaccere da recupero per favorire la rigenerazione dei muscoli e non dover ricorrere all’intervento chirurgico;
  • Onde d’urto, ovvero stimolazioni di natura meccanica, non invasive, relativamente ben tollerate e dall’effetto antinfiammatorio e antidolorifico oltre che benefico per il tendine nel suo insieme.

Quanto dura una tendinite alla caviglia

La durata della tendinite alla caviglia varia in base al tendine colpito e a come si manifesta l’infiammazione. I tempi di recupero sono inoltre influenzati dall’entità della lesione tendinea, dalla tempestività del trattamento, dalla causa della lesione, dall’età del paziente e dalla correlazione con altre patologie. In media, in termini di tempi di guarigione, possono volerci 2-3 settimane per una tendinite acuta e 3-4 mesi per una tendinite cronica.

Tendinite alla caviglia: esercizi di prevenzione

Prevenire la tendinite alla caviglia è un processo che necessita di una buona dose di prudenza nell’esercizio di qualunque attività fisica, evitando per esempio di ripetere movimenti sbagliati, indossare scarpe non idonee, trascurare le pause durante le attività lavorative in piedi e saltare lo stretching, il riscaldamento e il defaticamento di una sessione di allenamento. Inoltre, si possono abbinare alcuni esercizi.

Flessione statica della punta

Sedersi o stare in piedi con i piedi appoggiati sul pavimento. Premere le dita dei piedi sul pavimento, mantenendo dritte e ferme le caviglie. Mantenere questa posizione per tre secondi, poi rilassarsi e tornare a quella principale.

Rafforzamento dell'avampiede

Posizionare la parte posteriore del piede su un oggetto robusto, come un libro, e la metà anteriore del piede su una bilancia, assicurandosi che il piede sia orizzontale. Premere sulla bilancia con l'avampiede in modo da poter misurare la forza. Ripetere 10 volte con ciascun piede.

Camminata in punta di piedi e sui talloni

Mettersi in punta di piedi. Camminare in avanti per 20 secondi. Riposarsi un attimo e poi ripetere l'esecuzione tre volte. Mettersi quindi in piedi e sollevare la parte anteriore dei piedi da terra per stare sui talloni. Camminare sui talloni per 20 secondi. Riposarsi un attimo, poi ripetere l'esecuzione tre volte.

Raccogli biglie

Sedersi su una sedia con i piedi appoggiati a terra. Posizionare 20 biglie a terra vicino al proprio piede. Posizionare una piccola ciotola sul lato opposto del piede. Raccogliere una biglia alla volta con le dita dei piedi. Mettere le biglie nella ciotola. Ripetere per tre volte.

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