Come trattare una fascite plantare

Come trattare una fascite plantare

Il dolore al tallone e alla pianta del piede causato da fascite plantare è un problema comune tra chi pratica attività sportiva. Anche nota come legamento arcuato o aponeurosi plantare, la fascia plantare è un distretto anatomico costituito dai tessuti fibrosi che si estendono dal livello del calcagno fino alla base delle dita del piede. Ha un ruolo essenziale nella distribuzione del peso del corpo e nella trasmissione delle forze dal tricipite surale alle dita durante attività come la marcia, la corsa o il salto. La sua visco-elasticità permette di restituire, per distensione elastica, una grande quantità di energia ad ogni falcata o ad ogni salto. Quando è toccata da infezione e dolore, si manifesta appunto come fascite plantare.

Il trattamento della fascite è di natura conservativa, cioè esclude un intervento chirurgico. Prevede una fase di riposo iniziale, seguita da un periodo di recupero e guarigione, nel quale è consigliato abbinare fisioterapia ed esercizi mirati all’utilizzo di indumenti tecnici per il recupero. Se queste misure non fossero sufficienti, il medico curante potrebbe prescrivere l'iniezione di un corticosteroide o la terapia extracorporea a onde d'urto (ESWT).

Cos’è la fascite plantare

La fascite plantare è un disturbo caratterizzato da infiammazione e dolore al legamento arcuato che attraversa la parte inferiore del piede e collega il tallone con la base delle dita dei piedi. Quando il dolore ha una provenienza laterale, “fascite plantare” non è più un termine corretto da utilizzare: si parla piuttosto di intrappolamento del nervo plantare mediale e laterale, che è facilmente identificabile in quanto il dolore è costante, sia in presenza che in assenza di carico.

È da distinguere inoltre dalla spina calcaneare (anche detta sperone calcaneare), che è una formazione ossea anomala, simile a una spina di rosa o a un artiglio, che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno. Non esiste una correlazione significativa tra le due condizioni. Diverso è invece il discorso se si parla del tendine d'Achille, che non fa male nei casi di fascite plantare, ma spesso è la causa originaria del dolore. Infatti, il muscolo tricipite, che finisce nel tendine d'Achille esercita la spinta sull'avampiede proprio tramite la fascia plantare.

Fattori di rischio per la fascite plantare

La fascite plantare presenta svariati fattori di rischio, tra cui:

  • Sovrappeso e obesità;
  • Le attività sportive che richiedono un impatto ripetitivo del piede su una superficie dura (come il running);
  • L’uso di scarpe inadeguate, con scarsa ammortizzazione;
  • Muscoli del polpaccio accorciati o retratti;
  • Intraprendere, senza programmazione, gradualità o preparazione tecnica, una nuova attività fisica ad alto impatto per il piede;
  • Avere un arco plantare più alto della media, un'anomalia congenita impossibile da correggere;
  • La conformazione del piede cavo, che determina una eccessiva tensione della fascia plantare sottesa alla concavità stessa, come la corda di un arco;
  • Oltre ai microtraumi sportivi, un’altra causa può essere una posizione innaturale del piede mantenuta per molto tempo, come quandi si indossano i tacchi alti.

Trattamento della fascite plantare

Alle prime avvisaglie di sintomatologia dolorosa legata a fascite plantare (un indizio è che il dolore si presenta più acuto al mattino, quando ci si alza dal letto), è consigliato sospendere per qualche settimana gli allenamenti ed evitare di camminare o rimanere in piedi troppo a lungo.

Per la diagnosi della fascite plantare sono generalmente sufficienti le informazioni provenienti dall'anamnesi e dall'esame obiettivo (o esame fisico). In caso di dubbi, però, può capitare che il medico debba ricorrere alla diagnostica per immagini, in particolare raggi X, risonanze magnetiche e/o ecografia.

Una volta alleviato il dolore, anche con l’aiuto di antinfiammatori per fascite plantare, si può iniziare a implementare esercizi di stretching, su consiglio del proprio medico di famiglia o nell’ambito di una visita specialistica.

Esercizi per fascite plantare

Un esempio di esercizio, da eseguire appena svegli la mattina, richiede di posizionarsi in piedi a circa un metro di distanza da una parete, collocare il piede sano davanti a quello che accusa dolori, mantenendo la gamba posteriore dritta, con il tallone appoggiato a terra e le punte dei piede diritte in avanti, appoggiare le mani al muro e inclinare il busto in avanti lentamente fino ad avvertire tensione a livello del polpaccio e mantenere la posizione per 20 secondi, ripetendo 3-4 volte.

Stretching per fascite plantare

Diversi studi presenti in letteratura scientifica indagano l’efficacia dello stretching nella terapia della fascite plantare: è una pratica semplice e senza costi che permette di ridurre il dolore causato dall’infiammazione, specie se in abbinamento ad altre terapie conservative. Nel video qui sotto una serie di esercizi di stretching mirati per la fascite plantare.

Dieci esercizi per fascite plantare

Altri rimedi per la fascite plantare

Trascorso il primo periodo di riposo e recupero, la fisioterapia può intervenire sul polpaccio e sulla fascia plantare con esercizi di propriocezione e, talvolta, un'attività specifica di rieducazione motoria per imparare i movimenti corretti. Questo ha maggiormente efficacia, specialmente nel running, se si sceglie anche di indossare scarpe da corsa adatte, in grado di offrire il giusto sostegno ai piedi.

Tra i trattamenti conservativi, inoltre, rientrano i plantari, le tallonette e le cosiddette stecche per la fascite plantare, che corrispondono a una sorta di tutore per fascite plantare. Specialmente se abbinate a terapie fisiche, infatti, questi supporti per fascite plantare sono efficaci nell’alleviare i dolori muscolari. Agiscono assorbendo e disperdendo le vibrazioni negative: in questo modo riducono lo stress causato dai microtraumi e dalle microlacerazioni che, alla lunga, possono portare all’infiammazione. Possono aiutare, inoltre, a compensare eventuali difetti della volta plantare, come i piedi piatti.

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